Promosso dall’Associazione La Quercia di Grosseto e ideato dall’Isgrec, si terrà a Grosseto un corso di formazione politica rivolto a coloro che si riconoscono nei valori costituzionali. Di seguito indichiamo il programma delle due giornate di formazione:

 

21 maggio 2018 | ore 17 | Biblioteca “F. Chioccon” dell’ISGREC (Cittadella degli Studi)

 Gianni Del Panta (Università di Siena)

Tra tecnocrati e populisti: esiste ancora uno spazio per liberali e socialdemocratici?

La caduta del muro di Berlino ed i successivi sviluppi politici sembravano aver definito con chiarezza l’unico sistema di governo possibile. Ovvero, l’affermarsi di regime liberaldemocratici caratterizzati da economie di mercato. La realtà emerse in questi ultimi due decenni è stata però molto diversa da quanto previsto. Non solamente regimi autoritari di varia natura rimangono egemonici in diverse regioni del mondo – dal Medio Oriente all’Asia Centrale passando per il continente africano – ma anche numerose democrazie consolidate hanno cominciato a mostrare preoccupanti segni di una certa ‘stanchezza’.

In quello che sembra essere un circolo vizioso, la profonda frustrazione che molti cittadini europei avvertono di fronte alla sensazione che una ristretta élite di tecnocrati a Bruxelles assuma decisioni vincolanti per il loro futuro ha facilitato in molti casi la crescita di movimenti populisti. Questi, a loro volta, sono stati contrastati da un certo arroccamento del ‘vecchio’ ceto politico in funzione difensiva, finendo così per portare acqua al mulino dei populisti stessi. Ancor più grave, sembra poi essere la crescente tentazione che hanno liberali e socialdemocratici di assumere un gergo e una postura di chiaro stampo populista. La leadership di Matteo Renzi in Italia e di Emmanuel Macron in Francia, così come i successi relativi di Podemos in Spagna e di La France Insoumise di Mélenchon sono solamente alcuni degli esempi che si possono citare al riguardo. La scomparsa, o quantomeno l’indebolimento senza precedenti, delle due tradizioni politiche che hanno costituito l’asse portante della democrazia rappresentativa pone dubbi sulla sua qualità e tenuta nel prossimo futuro. Proprio i principali temi che questo intervento cerca di approfondire.

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8 giugno 2018 | ore 17 | Biblioteca “F. Chioccon” dell’ISGREC (Cittadella degli Studi)

 Rossella Borri (Università di Siena)

La destra radicale identitaria, tra sovranismo e critica alla globalizzazione

 Al di là delle differenze nello stile, negli obiettivi e nei programmi, la nuova destra radicale europea, sia nella sua forma partitica che in quella di movimento, converge su un discorso identitario antimondialista, incentrato su un’aspra critica alla globalizzazione e sull’esaltazione della sovranità popolare; di qui, al rifiuto di ogni condizionamento esterno si affianca un’idea di popolo intesa in un’accezione profondamente esclusivista. Ma chi sono questi attori, da dove traggono ispirazione e come agiscono?

In occasione di questo mio intervento cercherò di offrire una panoramica su questa nuova realtà del radicalismo di destra. Dopo aver tratteggiato le principali caratteristiche che accomunano i diversi attori organizzativi e dopo aver brevemente esposto quelle che sono considerate (in modo spesso non univoco) le principali determinanti del loro supporto sociale, mi soffermerò sulle ultime evoluzioni della destra radicale in Italia, un caso che ho avuto modo di approfondire nel corso delle mie ricerche grazie anche ad una serie di interviste in profondità condotte personalmente con i rappresentanti delle principali organizzazioni di questa area politica. Guardando, in particolare, alla loro autorappresentazione mi soffermerò sull’immagine che questi attori vogliono dare di loro stessi ma anche sulle loro strategie di azione e discorsive.

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